Orvieto per la Palestina

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Libri

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Novità! Già disponibile ad Orvieto
presso Libreria Sovrappensieri (Loc. Ciconia)

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Novità! Già disponibile ad Orvieto
presso Libreria Sovrappensieri (Loc. Ciconia)

(cit.) dalla recensione: “Fare chiarezza attraverso i fatti, gli accordi internazionali e la documentazione ufficiale: è questo l’obiettivo dal quale parte il nuovo libro della Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. Una denuncia, documentata, sulla gestione israeliana dei rapporti col popolo palestinese.


Novità! Già disponibile ad Orvieto
presso Libreria Sovrappensieri (Loc. Ciconia)

(cit.) “Due fra i più attrezzati e acuti critici della politica israeliana in Palestina, lo storico israeliano Ilan Pappé e il linguista statunitense Noam Chomsky, uniscono gli sforzi con l’obiettivo di destare un numero sempre più ampio di coscienze ma anche di offrire spunti di riflessione e nuove conoscenze al lettore più esperti (…)”


Orvieto, 20 novembre 2023
Nuovi arrivi alla Libreria Sovrappensieri di Ciconia.
Per saperne di più sulla Palestina, su Gaza, sui territori occupati.
Quello che i “grandi” mass media non ci vogliono dire!


Feltrinelli Editore ha da poco ripubblicato Cultura e imperialismo. Letteratura e consenso nel progetto coloniale dell’Occidente di Edward Said. Un libro cardine degli studi culturali e postcoloniali, della critica letteraria e della geografia umana, dal valore teorico e politico incalcolabile. Orientalismo, il libro più famoso di Said, è fondamentale perché ha inaugurato un metodo critico, ma questo contiene – tra le sue letture comunque celebri di Cuore di tenebra e dell’Aida – una particolare spinta militante che lo avvicina ai Dannati della terra di Fanon.

Era apparso in italiano nel 1998 per l’editore Gamberetti, non più attivo, ed era da anni fuori commercio e quindi accessibile solo attraverso il sistema bibliotecario. E’ certamente un sollievo sapere che la nuova pubblicazione ne alimenterà la circolazione, tuttavia non tutto ciò che riguarda questa uscita va apprezzato: il prezzo particolarmente alto la qualifica come destinata all’acquisto da parte delle biblioteche e non de* lettor* comuni. Un libro per cui non è stata commissionata una nuova traduzione e che perciò deve aver avuto per l’editore un costo di produzione tutto sommato contenuto, specie se si tratta di Feltrinelli.

Ci importa il giusto rilevare che in questo modo un grande editore ha giudicato Said non in grado di attrarre un pubblico ampio e ha destinato l’opera a una piccola nicchia. Forse è più rilevante segnalare che solo tre biblioteche della provincia di Napoli possiedono un esemplare della vecchia edizione Gamberetti. La città metropolitana di Napoli ha tre milioni di abitanti e all’università L’Orientale si tiene uno dei pochi insegnamenti di studi culturali d’Italia. Sarà forse il caso che qualche biblioteca in più creda nell’importanza di uno dei massimi pensatori del ‘900, oppure il bisogno di formazione dovrà ancora pesare tutto sulle tasche di malcapitati studenti, attiviste, curiosi? Prezzi inaccessibili non sono un regalo nemmeno per noi librerie, che potremmo sembrare avvantaggiate in un quadro simile.

Non ci resta che augurarci che attraverso qualsiasi canale le opere di Edward Said, palestinese di Gerusalemme, vengano lette e discusse.


ORVIETO, 23 ottobre 2023
Alla Libreria Sovrappensieri di Orvieto sono arrivati i primi libri disponibili!


Letture per saperne di più sulla Palestina, su Gaza e sui territori occupati. Potete trovarli oppure ordinarli presso la Libreria Sovrappensieri di Orvieto

(cit) “I giorni della sanguinosa offensiva israeliana “Piombo fuso” contro la Striscia di Gaza, andata avanti dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009, nel resoconto quotidiano di Arrigoni, spesso scritto in condizioni difficili, durante i bombardamenti, nei rari internet point dotati di un generatore autonomo di elettricità. Senza la presenza nella Striscia del pacifista International Solidarity movement anche il manifesto avrebbe potuto riferire della guerra a Gaza solo attraverso i lanci delle agenzie di stampa. Questa piccola ma densa pubblicazione, dunque, raccoglie l’unica testimonianza quotidiana diretta dell’offensiva militare israeliana”.


«Unisci i puntini per riconoscere il mostro» suggerisce Amira Hass, giornalista israeliana trapiantata in Cisgiordania, in una lucidissima analisi dell’occupazione delle terre palestinesi conquistate da Israele nel 1967″
(cit.) “Se la frammentazione dello spazio fisico con muri, strade, insediamenti e posti di blocco è parte integrante della strategia usata dallo stato occupante per tenere la Palestina sotto il proprio controllo, è attraverso l’accumulo e la giustapposizione di storie individuali e collettive che la sofferenza e i danni inflitti vengono fuori in tutta la loro entità. I puntini da unire in questo volume sono cronache di vite palestinesi: a Ramallah, a Gaza, a Gerusalemme, a Jenin, a Hebron, in Israele, nella diaspora. Raccontano modi diversi di vivere l’occupazione e di resisterle (…)


Questo figlio perduto, ma così vivo come forse non lo è stato mai, che, come il seme che nella terra marcisce e muore, darà frutti rigogliosi“.
(cit.) “Vittorio, il volontario, l’attivista, il pacifista, la voce libera che raccontava Gaza dall’interno. Racconto che ci ha permesso di conoscere giorno dopo giorno una situazione mai così ben rappresentata, senza slogan, ma con la ferma convinzione che «conoscere è il primo passo per la soluzione” (…)


LIBRO ILLUSTRATO PER BAMBINI
(cit) “Un mondo diverso, più giusto, a misura d’uomo, un mondo in cui tutti fanno parte di un’unica famiglia, quella umana, dove non ci sono confini, barriere, muri o bandiere, dove i diritti sono di tutti e non diventano mai privilegi: questo era il sogno di Vittorio. Un mondo dove un uomo non è mai lupo per un altro uomo ma semplicemente fratello. Questo racconto è dedicato a Vittorio Arrigoni, detto Vik. È lui il bambino che non voleva essere un lupo. Diventato grande Vittorio ha dedicato tutta la sua vita ai più deboli, ai dimenticati del mondo, ai bambini privati dei loro diritti, agli uomini e alle donne vittime delle violenze e dei soprusi”.