Orvieto per la Palestina

sito web gestito con il supporto di COBAS Orvietano e CESP Centro Studi per la Scuola Pubblica dell’Umbria

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Nessun porto italiano per la nave MV Kathrin!

(…) Come denunciato da Amnesty International  e da una coalizione di organizzazioni per i diritti umani che sostengono la campagna internazionale #blocktheboat la Kathrin, nave che trasporta esplosivi mortali per il genocidio di Israele contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza, e ora anche in Libano, sta cercando di attraccare al porto di Capodistria, ma è attualmente bloccata e si trova in acque internazionali (…) Clicca sul LINK e leggi l’articolo integrale
https://www.pressenza.com/it/2024/10/nessun-porto-italiano-per-la-nave-mv-kathrin/

Sono disponibili presso la sede Cobas di Orvieto libri per approfondire la conoscenza delle tematiche al medio-oriente e alle lotte per la liberazione della Palestina in collaborazione con la libreria Sovrappensieri.

In vendita durante le riunioni, le iniziative pubbliche o volendo anche su ordinazione.

Info: orvietopalestina@gmail.com

Grazie ai numerosi cineasti: Film gratuiti sulla Palestina

(cit.) Alla luce degli avvenimenti attuali in Palestina, numerosi cinéasti hanno messo i loro film sulla Palestina a disposizione online, Potete visionarli e farli circolare.

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Boicottiamo i prodotti complici con l’apartheid israeliana

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Presadiretta
“Terra occupata”

“A due anni dall’intervento russo in Ucraina, a quattro mesi dalla strage compiuta da Hamas in Israele e dall’inizio dell’operazione dell’esercito di Tel Aviv a Gaza, PresaDiretta attraversa i territori devastati dalle tante, troppe guerre in corso. In Israele tra i pacifisti e i familiari degli ostaggi che chiedono di fermare l’intervento militare a Gaza, in Cisgiordania dove si assiste all’avanzata dei coloni ebrei nelle zone dove vivono i palestinesi (…)”

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La Palestina nel suo contesto. Israele, gli Stati del Golfo ed il potere americano nel Medio Oriente, di Adam Hanieh

Il saggio del ricercatore Exeter Hanieh che proponiamo in traduzione, offre una lettura di ampio respiro della questione israelo-palestinese inerendola nel contesto della vicenda del Medio-Oriente a partire dal secondo-dopoguerra.Clicca qui o sulla foto e leggi l’articolo

Link articolo in lingua inglese https://socialistproject.ca/2024/06/framing-palestine/

Sabato 10 Maggio 2024

Assemblea ONU, passa storica risoluzione che riconosce la Palestina “qualificata a diventare membro”.

Con 143 voti a favore il Palazzo di Vetro concede alla rappresentanza dell’Autorità nazionale palestinese lo status di candidato al riconoscimento ufficiale. L’Italia e altri 24 Paesi si astengono. Usa e altri otto votano contro

RADIO TRE
Sabato 4 Maggio 2024

“Ore di attesa per la risposta di Hamas sulle trattative per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, mentre le proteste dilagano nelle università americane. Ma qual è la situazione, cosa pensa l’opinione pubblica nei paesi arabi? Cosa resta del dissenso dopo la stagione delle primavere, dopo gli arresti e la repressione di questi anni”? (….) (continua)

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15 maggio 2024
In ricordo della Nakba,
la “catastrofe” palestinese del 1948

” (…) Il Coordinamento Orvietano per la Palestina invita le istituzioni locali del territorio orvietano e tutti i candidati alle prossime elezioni locali a prendere posizione e ad impegnarsi perché la questione palestinese torni oggi più che mai nel dibattito pubblico, per sostenere il diritto all’autodeterminazione e dare rappresentanza anche a tutti quegli elettori che inorridiscono nel vedere il livello di disumanità raggiunto in questi mesi a Gaza. (….) (continua)

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Link utili

Visualizing Palestine

Visualizing Palestine si dedica all’utilizzo di dati e ricerche per comunicare visivamente le esperienze palestinesi per provocare un cambiamento nella narrativa, immaginando un futuro libero per il popolo palestinese in un mondo libero dall’oppressione.

Teoria del cambiamento
La teoria del cambiamento di VP è incentrata sul cambiamento delle narrazioni. Crediamo che le narrazioni dominanti servano a oscurare, giustificare e perpetuare strutture di potere oppressive nella società. Visualizing Palestine si dedica alla creazione di interventi narrativi che spostano queste dinamiche di potere, rendendo le narrazioni palestinesi più visibili, ampiamente accessibili e potenti come parte di più ampie narrazioni anticoloniali e antirazziste.
Abbiamo adottato quello che chiamiamo un “approccio dell’onda narrativa”, in cui lavoriamo per creare slancio per spostare obiettivi narrativi specifici attraverso una serie di tattiche, interventi e partnership.

Palestine Open Maps

Palestine Open Maps (POM) è una piattaforma che consente agli utenti di esplorare, cercare e scaricare mappe storiche e dati spaziali sulla Palestina.

Ci sono pochi paesi al mondo in cui il rilevamento e la mappatura hanno avuto un ruolo così importante nelle loro storia. La Palestina, la Terra Santa, è stata a lungo ambita dagli stranieri, principalmente dai crociati e dai coloni europei. Volevano conoscerne le caratteristiche fisiche e storiche come preludio alla conquista della terra.”
Salman Abu Sitta, 2004

L’idea di questa piattaforma è stata ispirata da un’ampia raccolta di fogli di mappe di rilevamento degli anni ’40 del Mandato britannico della Palestina che sono diventati disponibili online in formato digitale. Queste mappe, tutte ora di pubblico dominio, coprono il territorio in scala fino a 1:20.000, offrendo una vivida istantanea della geografia umana e naturale immediatamente prima della Nakba palestinese, con un livello senza precedenti di dettaglio fisico, compresi i centri abitati, strade, caratteristiche topografiche e confini delle proprietà.

Sebbene le mappe fossero già di dominio pubblico, la loro utilità era limitata poiché comprendono centinaia di fogli separati senza mezzi facili da cercare, navigare o comprendere in altro modo. Combinando questi fogli in strati continui che possono essere navigati online e combinandoli con altre fonti di dati disponibili, come le statistiche dei villaggi del 1945, le fotografie aeree storiche, le storie orali e le mappe e i dati digitali attuali, questa piattaforma cerca di offrire una risorsa per mappare la trasformazione avvenuta nella geografia umana della Palestina storica negli ultimi sette decenni e mezzo.

Crediti
Questo progetto è stato avviato all’Impact Data Lab, un workshop organizzato da Visualizing Palestine e Columbia University Studio-X Amman nel marzo 2018. L’app è in continuo sviluppo da parte di Visualizing Palestine con il supporto di numerose altre persone.

Ricorda i loro nomi

Remember their names è una piattaforma costruita in tributo delle vittime palestinesi del genocidio in corso.

La pagina mostra una sagoma per ogni palestinese ucciso dalle forze israeliane a Gaza dal 7 ottobre 2023. I dettagli di ogni persona, inclusi nome, età e sesso, si basano sui dati forniti dal Ministero della Salute di Gaza.

Il Ministero della Salute di Gaza ha pubblicato questi dati dopo che il Presidente degli USA Biden ha affermato di non essere certo dell’attendibilità dei dati sui morti palestinesi, negando così il genocidio in corso.

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Roma, 5 dicembre 2023,
tutti insieme “appassionatamente”

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Mentre a Gaza e in Palestina si consuma un genocidio riconosciuto ormai anche dalle istituzioni internazionali (ONU, UNICEF, ecc.): adesioni trasversali dal PD a Fratelli d’Italia, dalla Lega Nord alla CGIL, da Forza Italia a Italia Viva, fino – incredibilmente – alla Comunità di Sant’Egidio.
Sulla pelle delle migliaia di morti innocenti, tra i quali oltre 4.000 bambini.
Quando, finalmente un giorno, i rappresentanti del governo israeliano verranno processati per crimini di guerra, ce ne ricorderemo. La memoria è fondamentale.


Approfondimenti

Elhanan Beck, rabbino e membro del movimento anti-sionista Naturei Karta: è proprio lo stato di Israele ad essere il posto più pericoloso per gli ebrei.
Questo video da TG Israeliano avanza sulla base di prove video che IDF ha sparato su ogni cosa nei Kibbuz e per le strade il 7 ottobre in preda alla confusione di fronte all’inaspettato attacco della resistenza palestinese. Di fatto i morti cosiddetti civili sono stati per il fuoco amico delle truppe di aggressione Israeliane.
GLI EBREI CHE RIFIUTANO IL SIONISMO.
(cit.) Dobbiamo ricordare che lo stato di Israele non è uno stato ebraico. Si può definire uno stato sionista, ma non chiamatelo mai uno stato ebraico (…).
Una breve storia della Palestina: dalle origini alla fondazione dello stato d’Israele
Paolo Arigotti, La Fionda
Apartheid israeliano per principianti
Semplice introduzione al regime di Apartheid nello stato di Israele
Differenze tra antisionismo e antisemitismo,
Prof. Avi Shlaim, storico israeliano
Conferenza stampa “Emergenza Gaza”, Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI) e Amnesty italia, Roma 25 ottobre 2023
Palestina Nightmare
Alle origini della violenza e della sopraffazione.

Francesca P. Albanese
Giurista e docente italiana in diritto internazionale e diritti umani. Dal 2022 relatrice delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati

I nostri consigli

Libreria Sovrappensieri
Letture per saperne di più sulla Palestina

Fondazione Vittorio Arrigoni
Vik Utopia Onlus

RACCONTI DA GAZA
Un podcast di Valerio Nicolosi

BDS Italia
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni