L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace!
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Per tutte/i coloro che hanno a cuore la causa della liberazione palestinese dall’oppressione coloniale sionista – la Rete Libere/i di lottare contro il DDL 1660 è decisamente tra questi – la firma della tregua tra lo stato di Israele e le forze della resistenza palestinese è un fatto sotto ogni aspetto positivo. (…) Rilanciamo la mobilitazione di massa contro la guerra, la corsa al riarmo, l’economia di guerra, il governo Meloni! Imponiamo il ritiro definitivo del DDL ex-1660! Denunciamo i DDL 1004, Valditara e Lavoro! Sempre dalla parte del popolo e della resistenza palestinese fino alla liberazione dal colonialismo sionista-occidentale!
INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA – 25 GENNAIO 2025
– ROMA ore 15:00 Piazza Vittorio (corteo)
– MILANO ore 15:00 Piazzale Loreto (corteo)
– NAPOLI ore 10:30 Piazza Garibaldi
– FIRENZE ore 16:00 Piazza Santissima Annunziata (corteo)
– GENOVA ore 14:30 Piazza Caricamento (corteo)
– BOLOGNA ore 15:00 Giardino Parker-Lennon (corteo)
– SASSARI ore 16:00 Emiciclo Garibaldi (presidio)
– CAGLIARI ore 18:30 Piazza Costituzione (presidio)
– COSENZA ore 18:00 Piazza XI Settembre (presidio)
– TRENTO ore 15:00 Piazza Duomo (corteo)
21 gennaio 2025
“Il COLLETTIVO PALESTINESE FEMMINISTA celebra la libertà delle 90 donne e bambini prigioniere politiche liberate dalle segrete sioniste. I prigionieri palestinesi sono il barometro del nostro movimento e continueremo a chiedere che ogni singolo prigioniero detenuto nelle carceri sioniste venga rilasciato e che ogni prigione sia abolita. (…)
Clicca sulla foto e leggi l’articolo integrale
Le prigioniere palestinesi liberate tornano a casa e alla lotta! – Palestinian Feminist Collective
Sono disponibili presso la sede Cobas di Orvieto libri per approfondire la conoscenza delle tematiche al medio-oriente e alle lotte per la liberazione della Palestina in collaborazione con la libreria Sovrappensieri.
In vendita durante le riunioni, le iniziative pubbliche o volendo anche su ordinazione.
Info: orvietopalestina@gmail.com
Grazie ai numerosi cineasti: Film gratuiti sulla Palestina
(cit.) Alla luce degli avvenimenti attuali in Palestina, numerosi cinéasti hanno messo i loro film sulla Palestina a disposizione online, Potete visionarli e farli circolare.
“A due anni dall’intervento russo in Ucraina, a quattro mesi dalla strage compiuta da Hamas in Israele e dall’inizio dell’operazione dell’esercito di Tel Aviv a Gaza, PresaDiretta attraversa i territori devastati dalle tante, troppe guerre in corso. In Israele tra i pacifisti e i familiari degli ostaggi che chiedono di fermare l’intervento militare a Gaza, in Cisgiordania dove si assiste all’avanzata dei coloni ebrei nelle zone dove vivono i palestinesi (…)”
Clicca sull’immagine e guarda il servizio RAI TV
RADIO TRE
Sabato 4 Maggio 2024
“Ore di attesa per la risposta di Hamas sulle trattative per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, mentre le proteste dilagano nelle università americane. Ma qual è la situazione, cosa pensa l’opinione pubblica nei paesi arabi? Cosa resta del dissenso dopo la stagione delle primavere, dopo gli arresti e la repressione di questi anni”? (….) (continua)
Teoria del cambiamento
La teoria del cambiamento di VP è incentrata sul cambiamento delle narrazioni. Crediamo che le narrazioni dominanti servano a oscurare, giustificare e perpetuare strutture di potere oppressive nella società. Visualizing Palestine si dedica alla creazione di interventi narrativi che spostano queste dinamiche di potere, rendendo le narrazioni palestinesi più visibili, ampiamente accessibili e potenti come parte di più ampie narrazioni anticoloniali e antirazziste.
Abbiamo adottato quello che chiamiamo un “approccio dell’onda narrativa”, in cui lavoriamo per creare slancio per spostare obiettivi narrativi specifici attraverso una serie di tattiche, interventi e partnership.
“Ci sono pochi paesi al mondo in cui il rilevamento e la mappatura hanno avuto un ruolo così importante nelle loro storia. La Palestina, la Terra Santa, è stata a lungo ambita dagli stranieri, principalmente dai crociati e dai coloni europei. Volevano conoscerne le caratteristiche fisiche e storiche come preludio alla conquista della terra.”
Salman Abu Sitta, 2004
L’idea di questa piattaforma è stata ispirata da un’ampia raccolta di fogli di mappe di rilevamento degli anni ’40 del Mandato britannico della Palestina che sono diventati disponibili online in formato digitale. Queste mappe, tutte ora di pubblico dominio, coprono il territorio in scala fino a 1:20.000, offrendo una vivida istantanea della geografia umana e naturale immediatamente prima della Nakba palestinese, con un livello senza precedenti di dettaglio fisico, compresi i centri abitati, strade, caratteristiche topografiche e confini delle proprietà.
Sebbene le mappe fossero già di dominio pubblico, la loro utilità era limitata poiché comprendono centinaia di fogli separati senza mezzi facili da cercare, navigare o comprendere in altro modo. Combinando questi fogli in strati continui che possono essere navigati online e combinandoli con altre fonti di dati disponibili, come le statistiche dei villaggi del 1945, le fotografie aeree storiche, le storie orali e le mappe e i dati digitali attuali, questa piattaforma cerca di offrire una risorsa per mappare la trasformazione avvenuta nella geografia umana della Palestina storica negli ultimi sette decenni e mezzo.
Crediti
Questo progetto è stato avviato all’Impact Data Lab, un workshop organizzato da Visualizing Palestine e Columbia University Studio-X Amman nel marzo 2018. L’app è in continuo sviluppo da parte di Visualizing Palestine con il supporto di numerose altre persone.
La pagina mostra una sagoma per ogni palestinese ucciso dalle forze israeliane a Gaza dal 7 ottobre 2023. I dettagli di ogni persona, inclusi nome, età e sesso, si basano sui dati forniti dal Ministero della Salute di Gaza.
Il Ministero della Salute di Gaza ha pubblicato questi dati dopo che il Presidente degli USA Biden ha affermato di non essere certo dell’attendibilità dei dati sui morti palestinesi, negando così il genocidio in corso.
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Roma, 5 dicembre 2023,
tutti insieme “appassionatamente”
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Mentre a Gaza e in Palestina si consuma un genocidio riconosciuto ormai anche dalle istituzioni internazionali (ONU, UNICEF, ecc.): adesioni trasversali dal PD a Fratelli d’Italia, dalla Lega Nord alla CGIL, da Forza Italia a Italia Viva, fino – incredibilmente – alla Comunità di Sant’Egidio.
Sulla pelle delle migliaia di morti innocenti, tra i quali oltre 4.000 bambini.
Quando, finalmente un giorno, i rappresentanti del governo israeliano verranno processati per crimini di guerra, ce ne ricorderemo. La memoria è fondamentale.
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